Milan -Operazione Pepe- Il più grande colpo di mercato degli anni ’50

Juan Alberto Schiaffino, in arte Pepe

Pepe Schiaffino

Juan Alberto Schiaffino, in arte Pepe. Arrivò a Milano nell’agosto del 1954.  Il contratto prevedeva, con la formula del prestito biennale, un compenso di 270 mila pesos (circa 45 milioni di lire italiane) di cui 70 mila da corrispondere al calciatore come premio di trasferta. Umiltà pari alla bravura, pur con un carattere piuttosto spigoloso, Schiaffino venne definito “interno impareggiabile”, meritevole di essere inserito nell’esclusivo olimpo dei più grandi giocatori di futbol di sempre. Nei suoi primi giorni rossoneri mai fece pesare la sua classe. Un maestro dentro e fuori dal campo.

L’uruguaiano era una vera istituzione calcistica ed il suo nome non veniva mai citato casualmente o in modo superficiale. Dalla stagione 1954/55, Schiaffino divenne l’elemento fondamentale del Milan, il calciatore di maggior classe. L’esordio in campionato fu col botto: una doppietta in apertura rifilata alla Triestina, poi annientata da altri due gol di Ricagni e Liedholm. In quel trionfale campionato, Pepe fu il secondo miglior goleador dopo Nordahl, con un bottino di 15 reti. Ai tifosi rimase impresso soprattutto il guizzo, a 6’ dal termine, che evitò al Milan la sconfitta nel derby d’andata, giocato il 7 novembre ’54.

Pepe Schiaffino – Un calciatore universale

Il rendimento del campione sudamericano confermò la bontà della scelta operata dalla dirigenza rossonera, smentendo quanti, stupidamente, avevano inserito Schiaffino tra i giocatori ormai sul “viale del tramonto calcistico”. Con lui in cabina di regia il Milan riprese a volare, sfiorando a Bruxelles persino la conquista della Coppa Campioni, cinque anni prima dell’impresa di Wembley. 

Nel Milan degli anni 50, Schiaffino è stato di gran lunga il giocatore di maggior talento ad aver indossato la maglia rossonera. Un leader riconosciuto dai suoi giovani compagni che gli rimproverarono simpaticamente soltanto un’attenzione “eccessiva” verso il risparmio.

Peppe assieme ad un giovanissimo Gianni Rivera

Geniale realizzatore di gol e finissimo dicitore di gioco, persino pilastro a protezione della difesa, Schiaffino è stato il primo vero calciatore universale arrivato al Milan. Un Campionissimo! Così venne ricordato dallo scrittore, suo connazionale, Eduardo Galeano: “Con i suoi passaggi magistrali, Schiaffino organizzava il gioco della squadra come se stesse osservando il campo dal punto più alto della torre dello stadio”.

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