Milan, la fantastica storia degli invincibili di Capello

Milan, l’anno delle goleade e la fine del record

L’annata seguente fu quella delle goleade a ripetizione. La “giostra del gol” regalò nove giri a Pescara, nel 5-4 del Milan contro gli abruzzesi, con una fantastica rimonta targata Van Basten. A Firenze, l’uragano rossonero spazzò senza pietà la squadra gigliata che aveva osato passare in vantaggio con Baiano prima di beccare sette reti. Una cinquina secca fu servita a Lazio e Napoli. Al San Paolo, Marco Van Basten inflisse un personale poker all’ex Giovanni Galli che visse una delle peggiori giornate della sua carriera di portiere.

Eranio in un momento della partita

La striscia, anzi, “l’autostrada” di risultati positivi prima o poi doveva interrompersi. Come in tutte le cose terrene, anche le più gloriose, erano contemplate un inizio e una fine. Fu il Parma di Nevio Scala a chiudere una bellissima parentesi lunga ventidue mesi. La rete del colombiano toglieva quella serie straordinaria dalla caducità della cronaca, consegnandola alla storia del calcio. 

Eppure, in quel pomeriggio d’inizio primavera ‘93, il Parma non fece cose straordinarie. Fino al momento del gol, il portiere milanista Rossi aveva svolto il ruolo di spettatore non pagante. Dopo alcuni errori clamorosi di Papin in area avversaria, su alcuni colpi di genio di Savicevic, nell’intervallo Scala scosse i suoi e nella ripresa il Parma apparve come trasformato e capace di colpire il Milan dopo meno di un quarto d’ora con un calcio piazzato letale di Asprilla da venti metri.

Nel finale, Capello inserì il desaparecido Serena ma fu tutto inutile. Non aiutò il terreno di gioco di San Siro: un campo di patate, impresentabile in molte zone ed in cui i giocatori scivolavano da soli o finivano in una buca di sabbia. La perdita dell’imbattibilità coincise con le assenze contemporanee di Albertini e Rijkaard a centrocampo. A fine partita, Berlusconi avrebbe voluto il giro d’onore ma i giocatori, non informati della richiesta del presidente, tornarono subito negli spogliatoi. C’è stata una squadra che, in tempi recenti, si è avvicinata a quel record…  (continua a leggere cliccando sul bottone verde in basso )