Addio a Italo Galbiati, traghettatore nelle tempeste

Scopritore di talenti, se ne va a 85 anni un grande allenatore, assistente di fiducia per tanti anni di Fabio Capello.

di Sergio Taccone

Italo Galbiati, nato a Milano nell’agosto del 1937, è deceduto oggi a 85 anni. Ne avrebbe compiuto 86 l’8 agosto prossimo. Le memorie di cuoio casciavit lo ricordano come il tecnico traghettatore nei momenti di tempesta: nel giugno 1981 dopo le dimissioni improvvise di Massimo Giacomini con la promozione in A appena centrata, l’anno dopo in seguito all’esonero di Gigi Radice, nella stagione conclusasi con il ritorno in B dei rossoneri e nel 1984 quando venne chiamato in panchina dal presidente Giuseppe Farina per sostituire l’esonerato Ilario Castagner.

Galbiati al termine di Milan-Napoli (1 aprile 1984), la sua prima partita dopo aver preso il posto dell’esonerato Castagner.

Italo Galbiati, punto di riferimento del Milan Piccolo Diavolo, ha attraversato anche i periodi rossoneri pregni di trionfi, ricoprendo il ruolo di vice allenatore nel 1987/88 con Arrigo Sacchi e, soprattutto, portando avanti un lunghissimo sodalizio professionale con Fabio Capello che ha seguito anche alla Roma, alla Juventus e al Real Madrid oltre che nelle Nazionali guidate dal tecnico friulano. Tanti anni trascorsi in simbiosi con l’allenatore dei quattro scudetti in cinque anni negli anni 90 e la Coppa dei Campioni nel maggio ‘94.

Da dirigente del settore giovanile dell’Inter scoprì, tra gli altri, anche Walter Zenga. Il suo esordio come primo allenatore rossonero avvenne sul campo di Pescara, ultima giornata della serie B ‘80/81, partita che vide sconfitto il Milan, punito da un gol dell’ex Silva. Era in panchina la sera della conquista della Mitropa Cup e a Cesena, il 16 maggio ’82, nel pomeriggio di un giorno da cani che ricacciò il diavolo in cadetteria dopo una brutta faccenda partenopea.

Con Arrigo Sacchi dopo il trionfo intercontinentale del 1989

La sua ultima partita da primo allenatore sulla panchina rossonera è datata 10 giugno 1984, giorno in cui la Roma vinse a San Siro 2-1 in una gara di Coppa Italia decisa da un gol di Cerezo che negò al Milan l’accesso alle semifinali. In totale le panchine da primo allenatore rossonero di Galbiati furono 26 in gare ufficiali. Nutritissimo il suo palmares come tecnico in seconda: 5 Scudetti (1988, 1992, 1993, 1994, 1996), 3 Coppe dei Campioni (‘89, ‘90, ‘94), 2 Coppe Intercontinentali (1989, 1990), 3 Supercoppe Europee (‘89, ‘90, ‘94) e 4 Supercoppe di Lega (1989, 1992, 1993, 1994).

GALBIATI E FABIO CAPELLO

Grandissimo conoscitore di vicende rossonere, ha sempre prediletto stare dietro le quinte. Il suo scrigno di ricordi milanisti (e non solo) avrebbe potuto riempire le pagine di tutti i giornali per mesi. Saggio, depositario di tutto ed esternatore del nulla, Italo Galbiati è stato capace di non perdere la calma né disperarsi persino nei periodi più tempestosi dei primi anni 80. Un allenatore di sopraffine qualità umane che ha insegnato calcio per tanti anni, sempre disposto ad ascoltare e dare valore al silenzio.