Atene 1994, la quinta sinfonia rossonera

Atene 18 maggio 1994, il Milan di capello mette in bacheca la 5° Coppa Campioni della sua storia umiliando con un 4-0 il Barcellona e lo spocchioso allenatore Cruijff.


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Atene rossonera in una serata in cui il Barcellona, favorito dai pronostici, finì distrutto e umiliato. Il 18 maggio 1994 fu una serata di gloria per il Milan che compose la Quinta Sinfonia in Coppa dei Campioni.

Bruciava ancora la sconfitta dell’anno precedente contro i francesi del Marsiglia mentre gli azulgrana puntavano a riconquistare la vetta europea due anni dopo la vittoria contro la Sampdoria di Boskov.

La semifinale contro il Monaco, vinta senza patemi, aveva privato il diavolo della coppia di difensori centrali più forte a livello internazionale, Baresi-Costacurta, entrambi squalificati.

Nel pre-partita le dichiarazioni arroganti di Johan Cruijff

Nei giorni precedenti la partita, il tecnico dei blaugrana, l’ex profeta del gol Johann Cruijff, si lasciò andare a qualche smargiassata dialettica di troppo contro il Milan. “Non vedo proprio come possiamo perdere la Coppa dei Campioni”, esordì l’ex fuoriclasse maglia numero 14 dell’Arancia Meccanica olandese dei Mondiali ’74. “Noi abbiamo Romario, loro Desailly e le finali sono sempre state la mia specialità, la paura non so cosa sia”.

Qualcuno avrebbe dovuto far conoscere a Cruijff la massima trapattoniana (Trap, tra l’altro, l’aveva sconfitto nella finale di Coppa dei Campioni 1969): non dire gatto senza averlo prima messo nel sacco.

Il festival della tracotanza del tecnico del Barca non si fermò. “Siamo favoriti, giocando come sa, il Barcellona può vincere qualsiasi partita. I tifosi rossoneri si godano questo Barcellona: agli italiani non capita tutte le settimane di vedere una squadra che gioca bene come la nostra”. La finale, insomma, l’aveva vinta ancor prima di scendere in campo. Il Milan? Poco più di un dettaglio. Nessun milanista volle replicare.

L’esultanza di Desailly dopo il gol del Ko

Il Milan rifila 4 gol al Barcellona

Allo stadio Olimpico della capitale ellenica, i colori della vittoria furono quelli rossoneri. Capello schierò Rossi tra i pali, Tassotti-Panucci-Filippo Galli e Maldini in difesa, Albertini-Desailly-Donadoni e Boban a centrocampo. Ad una difesa ermetica e ad un centrocampo di acciaio (ma non privo di fantasia) si aggiunse un attacco bene assortito, tra la classe e la fantasia geniale di Savicevic (protagonista in quell’annata di una splendida seconda parte di stagione) e la velocità di Daniele Massaro.

Fu proprio “Provvidenza”Massaro, su assist del “Genio” Savicevic, ad aprire le marcature, raddoppiando prima dell’intervallo dopo una bella giocata di Donadoni. Il portiere catalano cominciò a vedere le streghe.


Noi abbiamo Romario il Milan Desailly” disse un tracotante Cruijff. Desally metterà in rete il quarto gol del Milan, Romario invece risulterà spettatore non pagante.


Il portiere del Barca, Zubizarreta, guarda sconsolato il tabellone

La coppia d’attacco avversaria Romario-Stoichkov, tanto gettonata alla vigilia, risultò non pervenuta, trasformata in duo da partita oratoriale. In avvio di ripresa Savicevic confezionò il capolavoro. Dopo aver rubato palla ad un difensore, notando il portiere fuori dai pali, il Genio fece partire un pallonetto disegnato con il compasso. Palla in fondo al sacco dopo una giocata da vedere e rivedere senza stancarsi.

Il Barcellona vacillò, era un pugile al tappeto. Rossi rimase spettatore non pagante. Gli occhi di Cruijff divennero sempre più spiritati, i suoi giocatori vagavano come un gregge senza pastore, nave senza nocchiero in gran tempesta.

Il poker lo servì Desailly, degno successore di Rijkaard. E per Cruijff fu l’ultimo schiaffo della serata. Per Fabio Capello fu la definitiva consacrazione: il suo Milan entrava nell’Olimpo dei grandi. Anni dopo, il tecnico goriziano spiegherà la chiave di volta di quel match. “Dopo aver perso in campionato contro la Fiorentina capii che Desailly non poteva giocare centrale. E infatti ad Atene cambiai tutto. Ed ebbi ragione”.

Sergio Taccone