Ottobre 1975, sedicesimi di Coppa Uefa. Il Milan affronta in trasferta il modesto Athlone Town squadra irlandese di dilettanti. I padroni di casa passarono dal gioco duro al quasi pestaggio dei rossoneri.
Il piccolo St. Mel’s Park di Athlone, città irlandese di quindicimila abitanti sulle sponde del fiume Shannon, ebbe le caratteristiche di una bolgia. Snodo ferroviario, stradale e commerciale, a poco più di un centinaio di chilometri da Dublino, in quella città il Milan fu di scena il 22 ottobre 1975, in una partita valida per l’andata dei sedicesimi di Coppa Uefa. Un match reso memorabile dal gioco duro dei padroni di casa e dalle prodezze di Ricky Albertosi. Il portiere milanista parò anche l’aria, evitando la sconfitta. I giocatori dell’Athlone Town misero in atto un pestaggio quasi sistematico, in certi frangenti tendente al linciaggio.
Ricky Albertosi fu una ‘saracinesca’. Parò anche un rigore
L’arbitro danese Lund-Soerensen, condizionato dalla presenza fino ai bordi del campo di tremila spettatori, fu di manica larghissima, concedendo quasi tutti gli irlandesi. E pensare che prima del calcio d’inizio si era registrata la sfilata delle cornamuse della Piper Band di Athlone. Un’esibizione che sembrò rendere meno gelido il vento che prendeva d’infilata il piccolo campo dai terrapieni pieni di gente ad un metro e mezzo dalla linea laterale. Albertosi neutralizzò anche un rigore, calciato da Minnock. L’estremo difensore irlandese, un’autentica testa matta, colpì allo stomaco Calloni durante un corner. Per l’arbitro fu tutto regolare. Sostituito nella ripresa da Tato Sabadini, l’attaccante rossonero non usò giri di parole. “Scusate, a rugby non so giocare”. Agili e scattanti, i nerazzurri irlandesi trovarono in Albertosi un vero baluardo. A fine partita, conclusasi 0-0, il tecnico rossonero Giovanni Trapattoni non le mandò a dire negli spogliatoi. “Agonismo? No, pura violenza e condizioni ambientali proibitive”. Nereo Rocco rincarò la dose, parlando di “gioco pericoloso”.

L’Athlone Town finì liquefatto a San Siro. Lontano dalla piccola arena di casa, gli irlandesi furono battuti 3-0 dal Milan. Il diavolo, tuttavia, impiegò oltre un’ora per perforare la difesa avversaria con Vincenzi e mettere le cose al sicuro con una doppietta di Benetti. Ma la battaglia dell’andata rimarrà nella storia milanista come una delle trasferte più pesanti mai giocate dai rossoneri.

Giornalista e milanista Doc, tra i maggiori conoscitori della storia rossonera, è autore di 17 libri sul Milan. Con Storie Rossonere ha pubblicato tra gli altri: Joe Jordan – Lo Squalo del Milan; Le stagioni del Piccolo diavolo; Milan 3000 e il Grenoli. Ha ricevuto il premio Maria Grazia Cutuli nel 2009 e il premio Coni Letteratura Sportiva nel 2011. Più volte nella Top Ten Amazon nella categoria libri di sport.