Chi ha amato il Milan dei primi anni ’80 ricorderà questi 20 giocatori

12 Filippo Galli

Nato a Monza, classe ’63, arriva in prima squadra nella stagione 1983/84 dopo un anno a Pescara. Giocatore molto abile in marcatura. Su di lui punta Nils Liedholm a partire dalla stagione 1984/85. Tra le sue prestazioni migliori nel ciclo del “Piccolo Diavolo” (prima metà anni 80) spicca Juventus-Milan 0-0 del 5 ottobre ’86. In quella partita, Liedholm compie la mossa decisiva: Galli in marcatura a uomo su Platini, francobollato dallo “Squalo bianco di Villasanta” per novanta minuti. Galli commentò a caldo a fine partita: “Mai avuta la sensazione che Platini fosse domato. Non l’ho mai perso d’occhio”.

A venti anni compiuti esordisce in A contro il Verona (settembre ’83). In quel campionato è decisivo, di testa, contro l’Avellino, inserendosi su un corner di Evani. Cesare Maldini, Ct della Nazionale Olimpica, lo definisce “difensore bravo, essenziale e moderno”. Galli farà tanta strada in rossonero, attraversando i successi del Milan di Sacchi e Capello. Del periodo 1983-‘87 ricorda il legame con gli stranieri. “Ero tra i pochi che se la cavava bene con la lingua inglese. Ho avuto un rapporto bellissimo con Blissett, Wilkins e Hateley. Ricordo con affetto anche Gerets. Facevo parte dell’Elastic Wall, la linea di difesa composta da Tassotti, Baresi, Maldini e Costacurta, oltre al sottoscritto. Un muro difensivo non statico ma che si muoveva all’unisono mettendo spesso gli avversari in fuorigioco”.  (Clicca sul bottone verde CONTINUA in basso per scoprire il giocatore successivo)