Chi ha amato il Milan dei primi anni ’80 ricorderà questi 20 giocatori

13 Paolo Maldini

Udine, 20 gennaio 1985, stadio Friuli. Al rientro in campo, dopo l’intervallo, sbuca un giocatore non ancora diciassettenne, prodotto del settore giovanile rossonero e figlio d’arte dal cognome altisonante: Paolo Maldini, figlio di Cesare, capitano della prima Coppa dei Campioni nel 1963 a Wembley. Nils Liedholm schiera il ragazzo con la maglia numero 14 al posto dell’infortunato Battistini. Quel Milan d’emergenza, privo di parecchi titolari, deve inseguire l’Udinese. Nella ripresa salgono di tono i rossoneri. Hateley pareggia, Manzo e Verza sfiorano il raddoppio. Maldini disputa una buona gara, contribuendo al risultato positivo.

Negli spogliatoi, Liedholm non ha dubbi su quel ragazzino: “Paolo ha un grande avvenire”, sentenzia serafico il barone svedese che aveva già provato Maldini nell’estate ‘84, schierandolo nelle amichevoli di Brunico, Bolzano, Casale e Cassano d’Adda. Dieci giorni dopo l’esordio in campionato, l’allenatore lo ripropone per l’esordio da titolare in prima squadra, nell’amichevole di Catanzaro contro la squadra calabrese. Il futuro capitano di Manchester 2003 e Atene 2007 gioca novanta minuti, i primi passi di un lunghissimo percorso, conclusosi nel 2009, trascorso tutto in maglia rossonera. Un cursus honorum che ha consegnato Paolo Maldini alla storia del Milan, della nazionale italiana e del calcio mondiale. Un quarto di secolo di straordinaria carriera.  (Clicca sul bottone verde CONTINUA in basso per scoprire il giocatore successivo)