13 maggio 2003. La parata con il ginocchio su Kallon regalò al Milan il pass per la finale di Champions vinta poi contro la Juventus.
Il portiere negò la vittoria all’Inter, portando il Milan in finale di Champions. Il 13 maggio le “memorie di cuoio rossonere” ricordano la parata di ginocchio destro compiuta da Christian Abbiati su Kallon.
Una prodezza fondamentale, a 4’ dal termine, che diede al Milan il lasciapassare per la finale di Champions League 2003, vinta poi ai rigori contro la Juventus di Lippi.
Quel derby di ritorno – con l’Inter squadra ospitante – era stato delineato dalle reti di Shevchenko e Martins. Un risultato utile al Milan, grazie al gol segnato in trasferta dopo lo 0-0 dell’andata. La “zona Cesarini” di quella partita fu tutta di marca nerazzurra, con la squadra di Ancelotti ripiegata sulla difensiva a protezione del pareggio.
Abbiati, schierato al posto dell’infortunato Dida, si era già messo in evidenza in altre circostanze, confermando la massima affiddabilità e neutralizzando alcuni tentativi interisti.

Abbiati sceglierà quella parata come il suo miglior intervento in un derby
Il miracolo lo compì alla fine. Kallon, dopo aver bruciato Kaladze nello scatto, si presentò a ridosso dell’estremo difensore milanista che scelse benissimo il tempo dell’uscita, restringendo lo specchio della porta a disposizione dell’avversario.
Pressato dal georgiano, l’attaccante nerazzurro concluse senza poter dare al pallone la giusta angolazione. Il resto lo fece Abbiati, con la deviazione miracolo di ginocchio destro che fece spegnere il pallone sul fondo.
Non fu l’ultimo brivido di quella serata che consegnò al Milan il pass per Manchester, ultima tappa di quella edizione di Coppa dei Campioni.
Prima del triplice fischio del francese Veissière, il portiere neutralizzò anche un colpo di testa di Cordoba, estremo tentativo di un’Inter che vedeva svanire tra le lacrime il sogno di arrivare in finale.
La parata su Kallon sarà scelta da Abbiati (già decisivo nel maggio ’99, a Perugia, nella volata scudetto) come il suo intervento migliore in un derby. Quel salvataggio con il “ginocchio sacro” è uno dei ricordi più belli dei tifosi rossoneri.
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Giornalista e milanista Doc, tra i maggiori conoscitori della storia rossonera, è autore di 13 libri sul Milan. Con Storie Rossonere ha pubblicato tra gli altri: Joe Jordan – Lo Squalo del Milan; Le stagioni del Piccolo diavolo; Milan 3000 e il Grenoli. Ha ricevuto il premio Maria Grazia Cutuli nel 2009 e il premio Coni Letteratura Sportiva nel 2011. Più volte nella Top Ten Amazon nella categoria libri di sport.