Compie 70 anni Zico, rossonero mancato nel 1981

Uno dei più grandi della storia del calcio, il Milan tentò di ingaggiarlo ma senza risultati.

di Sergio Taccone

Zico al Milan poteva essere il grande colpo di mercato d’inizio anni 80. Un sogno che esaltò i tifosi milanisti, reduci da un anno in B per le vicende legate al calcioscommesse. Portare il fuoriclasse del Flamengo a Milano fu un’idea che la società di via Turati cominciò ad accarezzare nei primi mesi del 1980. La bufera Totonero, che coinvolse anche il Milan, portò ad accantonare tutto.

La stella di Arthur Antunes Coimbra era in fortissima ascesa. In quel periodo, i rapporti tesi tra Zico e la sua società convinsero il vicepresidente rossonero Gianni Rivera a tentare il colpaccio di mercato. Con la promozione in A ormai certa, il Milan riprovò l’assalto al Galinho. La società milanista era disposta ad offrire un buon ingaggio al giocatore ma senza versare un cruzeiro al club brasiliano. Una sorta di acquisto a parametro zero ante litteram.

L’ex Golden Boy piombò a Rio. Un arrivo che illuse Zico ed irritò il Flamengo. La trattativa si chiuse nel modo peggiore ovvero con un nulla di fatto. Con le pive nel sacco, la dirigenza rossonera accantonò definitivamente il sogno di portare in Italia uno dei più forti giocatori del mondo.

ZICO E RAY WILKINS IN MILAN-UDINESE 1984-1985

Al suo rientro a Milano, Rivera dichiarò alla Gazzetta dello Sport che Zico non avrebbe mai lasciato il Brasile e che sarebbe venuto in Italia soltanto come turista con la barba bianca. Domenica 8 gennaio 1984, nella sfida di campionato disputata a San Siro tra il Milan e l’Udinese, società che nell’estate ’83 era riuscita ad ingaggiare Zico, il fuoriclasse brasiliano segnò uno splendido gol in rovesciata. Una delle reti più belle della sua strepitosa carriera. Quel giorno, Zico venne accolto con grande affetto dai tifosi milanisti.

«Nel 1980, Rivera e Colombo vennero a Rio per prelevarmi. Ma allora era difficile prendere un giocatore del Flamengo. – ricordò Zico – Avevamo vinto il primo titolo brasiliano, il club voleva tanti soldi. E non era come oggi dove a fine contratto il giocatore è libero. A quei tempi valeva ancora la legge del cartellino. Peccato, perché io ero già d’accordo col Milan ma i rossoneri alla fine offrirono troppo poco al Flamengo». Con Zico in squadra, la storia di quel Milan d’inizio anni 80 avrebbe preso una direzione di prestigio. Rimase ferma, invece, al palo dei rimpianti.