Le pagelle di John Templar
MILAN-H.Verona 1-1 13′ Faraoni, 29′ Calhanoglu
Partita storicamente ostica contro la peggior bestia nera di sempre. Mancano Krunic, Kiær, Ibrahimovic e Bennacer che per una rosa già striminzita non è roba da poco. Pioli conferma comunque il 442.
Comincia la partita e noto un Verona “in palla” come nelle sue ultime uscite anche se la prima occasione dopo appena 10 minuti ce l’abbiamo noi: Hernandez serve a Rebic un importante pallone in piena area, ma Veloso rimedia. Qualche minuto dopo però proprio Hernandez si perde Faraoni (complice anche Calabria) in piena area e il Verona passa in vantaggio. La reazione del Milan è abbastanza sterile. Pochi gli attacchi visto l’evanescente Leao e qualche puntatina del volenteroso ma stanco Rebic. Alla mezz’ora però viene atterrato al limite dell’area Bonaventura. La punizione battuta da Calhanoglu viene leggermente deviata da Verre e s’insacca per il pareggio. Si potrebbe addirittura raddoppiare pochi istanti dopo, ma il contropiede Leao-Castillejo è troppo manovrato: la palla riesce a raggiungere Rebic che non riesce ad insaccare. Finiamo il primo tempo in crescendo (bel colpo di testa di Romagnoli tra i migliori in campo) e questo potrebbe essere di buon auspicio, ma invece il Verona comincia il secondo tempo con più piglio e solo la sfortuna gli nega il vantaggio, infatti in 10 minuti colpisce due legni.
Espulso Amrabat, Verona assediato ma tiene
Ringraziamo la Dea bendata, cosa che ultimamente accade spesso (almeno da parte mia!). Si continua a soffrire, siamo incapaci di imbastire un’azione degna di nota, ma al 68′ potrebbe arrivare la svolta: dopo consulto VAR, viene espulso Amrabat, forse il migliore degli scaligeri. In superiorità numerica li assediamo, proviamo a scardinarli ma il loro muro tiene. Spesso servono gli episodi favorevoli, quelli che oggi non sono arrivati (ho contato 5 rimpalli a sfavore su altrettanti tiri verso lo specchio della porta), ma per onestà devo ammettere che 10 punti nelle ultime 4 partite sono oro colato e anche frutto della fortuna. Ultime considerazioni: mi è piaciuta la personalità di Selemaekers e male male male Paquetà (da uno come lui mi aspetto che svolti la partita).
Le pagelle
Donnarumma 6: salvato dai pali, per il resto è routine
Calabria 5: in grande difficoltà sopratutto nel primo tempo
(Selemaekers 6+: incoraggiante per personalità)
Musacchio 6: sufficiente il suo compitino
Romagnoli 7: ottime le sue chiusure, pericoloso anche un attacco
Hernandez 5: male in fase difensiva e non incide in fase offensiva. Oggi la sua peggior prova da quando è al Milan
Castillejo 6,5: come sempre corre come un dannato. Peccato per quel palo!!
Kessiè 5: macchinoso, arrugginito. Nessuna spinta, anzi, rallenta costantemente il ritmo della squadra.
Calhanoglu 6,5: si propone bene anche alla regìa e ha il merito di siglare il gol del pareggio
Bonaventura 5,5: non è in condizioni ottimali e si vede
(Paquetà 4,5: un punto in meno perché ogni volta che entri mi aspetto “la svolta” da ormai più di un anno. Così non va.)
Leao 5: sembra sempre svogliato. Oltre questo oggi si è dimostrato impreciso. Peccato.
Rebic 6: sufficienza per un buon inizio di partita e per tenacia. Probabilmente 3 partite in 8 giorni, sono tante anche per te.
Maldini s.v.: applausi
Pioli 6: oggi condizionato dalle assenze pesanti. Il normalizzatore di più non poteva. 1 punticino per continuare questa buona serie positiva.
John Templar ha seguito il Milan dal vivo in quasi 1000 partite dagli anni del ‘piccolo diavolo’, ai cicli trionfali di Sacchi, Capello e Ancelotti. Sempre con la stessa passione per i colori rossoneri.