Giroud e Maignan come Rocky: eroi nel derby voluti dal destino

E’ stato un po’ come rivedere i film di Rocky. Certo, il copione della partita non era scritto a differenza di quanto avviene nella finzione cinematografica. Eppure il derby numero 230 della Madonnina somiglia tanto all’incontro tra Rocky Balboa e Ivan Drago. Sylvester Stallone subiva pugni a ripetizione: ganci, diretti e montanti a gogò. Un incassatore eccezionale. Poi però, nell’ultima parte del match, Rocky si scatenava sbaragliando l’avversario. Capita l’antifona? Probabilmente ci siete già arrivati.

Il canarino Maignan vola e salva la porta

Ad incassare i colpi ci ha pensato Mike Maignan , canarino volante, vista la divisa gialla. Nonostante il gol subito, le sue prodezze hanno tenuto in piedi una squadra simile ad un pugile suonato per tutto il primo tempo. E poi quei venti minuti finali di intense emozioni. A reclamare spazio l’animo da picchiatore di Olivier Giroud, a riscattare l’onore di un Milan con il volto coperto da segni evidenti. Un po’ come il finale dei film di Rocky: un uno-due micidiale ed avversario al tappeto. Il pareggio, subito dopo il gol vittoria. Un gancio ed un diretto in pieno volto che hanno steso l’Inter.

Olivier Giroud: mi giro-tiro-segno

Una partita che rimarrà negli annali dei derby. Vuoi per le emozioni della rimonta. Vuoi perché sia Maignan che Giroud sono eroi del derby: un po’ per caso, un po’ perché voluti dal destino. Come nel primo Rocky: scelto dal fato a sfidare il campione in carica. L’infinito intreccio che solo la fatalità sa annodare li ha voluti lì in campo perché… (continua a leggere cliccando sul bottone verde in basso)