La prima volta di Baresi con la fascia di Capitano in campionato

L’aveva già indossata nella fase preliminare di Coppa Italia ma il 12 settembre 1982 fu la prima volta che Franco Baresi indossò la fascia di capitano in campionato. Accadeva Quarant’anni fa, l’esordio stagionale nel campionato di B contro la Sambenedettese vide l’ex piscinin con la fascia al braccio che avrebbe tolto quindici anni dopo.

di Sergio Taccone

Dopo averla indossata nelle partite della prima fase di Coppa Italia, l’esordio nel torneo di B 1982/83 del Milan segnò la prima volta da “capitano” in campionato del ventiduenne Franco Baresi. Era il 12 settembre ’82. Affidata a Ilario Castagner, reduce da stagioni non esaltanti alla guida della Lazio, la squadra rossonera si presentò alla sfida casalinga contro la Sambenedettese di Nedo Sonetti con Piotti in porta, Icardi ed Evani terzini, Pasinato in mediana, Canuti stopper e Baresi libero. Sulla fascia destra agiva Ciccio Romano, Battistini mezzala e Verza dietro le due punte Jordan e Serena. Nella Samb l’ex Silva, al Milan nella difficile annata ‘76/77, con uno score di 20 presenze e 4 gol. Un attaccante che aveva già siglato ai rossoneri il classico gol dell’ex all’ultima giornata del campionato cadetto 1980/81 quando militava nel Pescara.

Gol ed esultanza di Aldo Serena

Partita anomala. Il Milan sembrò farla propria con due reti in due minuti, a cavallo della mezz’ora di gioco. Vantaggio di Aldo Serena (uno dei tre prestiti interisti, inseriti nello scambio che portò il campione del mondo Fulvio Collovati in nerazzurro) con un colpo di testa su assist di Icardi e raddoppio di Vinicio Verza con un piatto comodo a superare per la seconda volta il portiere Minguzzi. Sembrò il preludio per la conquista di due punti senza troppo patire ma la Samb trovò subito la forza di reagire. Da una punizione dal limite battuta da Caccia, una deviazione di Pasinato metteva fuori causa Piotti.

Il secondo gol di Verza

La squadra di Castagner, incapace di chiudere la partita, subì il pareggio al 12′ della ripresa. Piotti respingeva su Caccia, Ipsaro colpiva di testa e Rossinelli, sempre di testa, firmava il 2-2. Apoteosi nella parte dello stadio San Siro destinata ai tifosi rossoblù. L’ingresso di Oscar Damiani non sortì gli effetti sperati in fase offensiva. L’ultima emozione scaturì da un’incursione di Chicco Evani, con tiro respinto da Minguzzi, autore di un’autentica prodezza. Il presidente Giuseppe Farina manifestò negli spogliatoi la sua delusione per il mezzo passo falso all’esordio in campionato. Amarezza espressa da capitan Baresi. “Abbiamo avuto conferma che in B non esistono partite facile o scontate. Sapremo rifarci molto presto, la squadra c’è e Castagner sta facendo un ottimo lavoro”, dichiarò il numero 6 milanista il cui destino gli avrebbe riservato un cammino che lo avrebbe fatto diventare “la grande anima rossonera”.

baresi

Scriverà Jorge Valdano parecchi anni dopo, commentando la splendida carriera di Kaiser Franz: “Il Milan gli ha dato fama, onori e una splendida bacheca da esibire. Padrone dei territori difensivi milanisti, era in grado di decidere del diritto di presenza degli avversari con una danza intelligente e strabiliante. I compagni obbedivano ciecamente alla sua autorità e ai rivali mostrava le sapienti regole del calcio, aperte alla pagina che parla del fuorigioco. Raccontano i giocatori del Real Madrid che i rivali del Milan non guardavano nè loro nè il pallone, guardavano solo Baresi. Così si rispetta un vero capo. Raccontano, ancora, che “ad ogni fuorigioco provocato, gli scappava un sorriso…”.