Estate 1986. Il Milan di Berlusconi si presenta al primo raduno ufficiale arrivando all’Arena Civica di Milano in… elicottero. Ironie e battutine si sprecarono. A straparlare assieme a tanti altri fu Stefano Tacconi. Il portiere della Juve ben presto dovette però ricredersi a sue spese e a suon di gol subiti.
Estate 1986, anno primo dell’era rossonera berlusconiana … sghignazzi e risolini aveva suscitato il primo raduno ufficiale del Milan, rilevato pochi mesi prima da Silvio Berlusconi. Lo scenario è l’Arena Civica di Milano, la colonna sonora è la “Cavalcata delle Valchirie”. Dall’alto, a bordo di tre elicotteri, l’arrivo della squadra rossonera: a poco a poco scendono capitan Baresi, Paolo Maldini, Mauro Tassotti e Agostino Di Bartolomei. Ed ancora, Nils Liedholm e i grandi colpi della prima campagna acquisti condotta da Adriano Galliani e Ariedo Braida: Giovanni Galli, Dario Bonetti, Daniele Massaro, Beppe Galderisi e Roberto Donadoni, strappato alla Juventus.
Dopo anni di digiuno il Milan vince a Torino con un gol di Gullit.
All’entusiasmo ritrovato del popolo milanista fanno da contraltare le ironie e le battute del resto del mondo pallonaro che guardava con diffidenza alle idee e ai sogni calcistici del nuovo patron milanista. A spiccare in sarcasmo c’è il guascone Stefano Tacconi, fresco di scudetto con i bianconeri, il suo secondo titolo italiano. Un titolo vinto grazie al suicidio della Roma di Eriksson in casa contro il derelitto Lecce, già retrocesso. Dopo il suggestivo sbarco con gli elicotteri, Tacconi affermò: “Elicotteri? Gli serviranno per scappare alla prima sconfitta”. Come andò dopo è storia … Il 10 gennaio 1988, 32 anni fa, Ruud Gullit fulminò il portiere juventino con uno stacco devastante sugli sviluppi di un corner (nella foto di apertura). Il Milan tornava a vincere in casa Juve dopo tanti anni di digiuno. A fine campionato, lo scudetto andò ai rossoneri al termine di una rimonta strepitosa sul Napoli di Maradona.
L’anno dopo a San Siro la Juve incassò 4 gol. Segnò pure ‘Lupetto’ Mannari.

L’anno dopo, a San Siro, la Vecchia Signora venne asfaltata 4-0, nella domenica in cui Graziano Mannari, talentino del settore giovanile, detto “Lupetto”, si rivelò incontenibile. Tacconi incassò reti e sconfitte dal Milan, alla “Scala del Calcio”, anche nella stagione 1989/90: un calcio piazzato di Donadoni e un guizzo di Van Basten ribaltarono il risultato fino al 3-2 conclusivo. Nel 1990/91, era la stagione della Juve di Maifredi, i bianconeri persero all’andata (2-0 a Milano) e al ritorno (0-3 al Delle Alpi). Tra la fine degli anni 80 e l’inizio degli anni 90, Stefano Tacconi avrebbe alzato al cielo solo una Coppa Italia e una Coppa Uefa, prima di venire accantonato per fare spazio ad Angelo Peruzzi. Il Milan, invece, dopo una prima annata di assestamento, a partire dal 1988 inanellò una serie strepitosa di trionfi a ripetizione … In barba anche alla profezia del portiere.

Giornalista e milanista Doc, tra i maggiori conoscitori della storia rossonera, è autore di 13 libri sul Milan. Con Storie Rossonere ha pubblicato tra gli altri: Joe Jordan – Lo Squalo del Milan; Le stagioni del Piccolo diavolo; Milan 3000 e il Grenoli. Ha ricevuto il premio Maria Grazia Cutuli nel 2009 e il premio Coni Letteratura Sportiva nel 2011. Più volte nella Top Ten Amazon nella categoria libri di sport.