La ‘tripla’ di Vicenza: la più bella parata di Ricky Albertosi

A Vicenza un intervento rimasto nella storia del portiere del Milan. Era il 19 febbraio 1978.

A Vicenza, Ricky Albertosi ha compiuto la parata più bella della sua lunghissima carriera. Sul campo del Lanerossi guidato da G.B. Fabbri, splendida seconda nel campionato che precedette il Mondiale d’Argentina, l’estremo difensore milanista sfoderò tre interventi magistrali in meno di cinque secondi e in una giornata dalle condizioni meteo proibitive.

Tre parate consecutive negano il gol al Vicenza

La prima parata per respingere in tuffo un tiro di Filippi, la seconda a neutralizzare una conclusione ravvicinata di Cerilli, con Ricky sollevatosi da terra per rimandare indietro il pallone quasi sulla linea di porta. La palla ricadde sul terreno di gioco, dalle parti del vicentino Guidetti, piazzato in posizione ottimale. Con i tifosi di casa già pronti al boato di esultanza, Albertosi sciorinò un volo felino, deviando in calcio d’angolo, con un colpo di reni da manuale, la terza conclusione avversaria. Una tripla grande parata: interventi rocamboleschi e incredibili nonostante un ematoma alla coscia destra che, subito dopo, lo costrinse a lasciare il campo.

ALBERTOSI ESCE PER INFORTUNIO

In quel pomeriggio vicentino, il portiere del Milan scrisse una pagina di calcio antico, vergata con l’inchiostro dell’eroismo. “E’ la prima volta che mi riesce una cosa simile. – disse Albertosi a fine partita – Due respinte si ma tre mai”. I miracoli del portiere originario di Pontremoli permisero al Milan di Liedholm di mantenere il vantaggio ottenuto al 9’ grazie a Bigon.

Poco dopo la mezz’ora, l’allenatore milanista effettuò il cambio, con Antonio Rigamonti al posto dell’infortunato Albertosi. Otto minuti più tardi Guidetti siglò la rete dell’1 a 1, risultato che rimase inalterato fino al triplice fischio Gonella.

Ricky Albertosi si esalta contro la Juve

In quella stagione premondiale, Albertosi si esaltò anche contro la Juve del rivale Zoff, che gli aveva tolto il posto in nazionale: il metodico contro lo scanzonato. Nella sfida d’inizio stagione, giocata a Torino, il portiere rossonero calò la saracinesca, battuto soltanto in avvio da una conclusione di Gentile.

Dopo due parate sontuose su Bettega, Albertosi negò allo stesso Gentile, con un’altra prodezza, la sua prima doppietta in carriera. Provò a batterlo anche Boninsegna ma il colpo di testa del compagno d’avventura al Mondiale di Messico 70 vide Albertosi scattare come una molla per smanacciare in angolo, sventando l’ennesima minaccia.

Delle tante parate di Albertosi a difesa dei pali rossoneri, la tripla di Vicenza è di gran lunga la più spettacolare. Una triplice prodezza da parte di uno dei più grandi portieri della storia del calcio.

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