L’emozionante incontro con Nelson Mandela – Giugno 1993

Giugno 1993. Milan e storia, non solo calcio. Durante il tour di fine stagione, i giocatori rossoneri incontrarono uno dei più grandi uomini della storia del secolo scorso.

Conquistato il tredicesimo scudetto, a metà giugno ’93 il Milan affrontò il tour di fine stagione comprendente alcune amichevoli in Australia, tra Sydney e Melbourne. La prima tappa, però, vide i rossoneri in Sudafrica per incontrare Nelson Mandela, leader dell’African National Congress, tornato in libertà tre anni e mezzo prima. Due gli incontri: il primo privato, il secondo pubblico.

Papin stringe la mano a Nelson Mandela

Bandiera della libertà e dei diritti civili contro il regime razzista dell’Apartheid, Nelson Mandela trascorse ben 27 anni in carcere. Liberato nel febbraio del 1990, tre anni dopo ricevette il Premio Nobel per la Pace. Diventerà presidente del Sudafrica il 27 Aprile del 1994 rimanendo in carica fino al 14 Giugno del 1999. Nonostante i soprusi subiti dalla sua gente, la politica di Mandela fu incentrata alla riconciliazione, in linea con la posizione nonviolenta che predicava. Il perdono doveva essere la principale risposta dei neri a ciò che avevano subito durante l’apartheid.

Silvano Ramaccioni al centro accanto a Mandela

Ricorda Filippo Galli: “Fu un momento straordinario, ne rimasi molto colpito, al pari di quello che avemmo con Giovanni Paolo II. Parliamo di personaggi dalla statura irraggiungibile, di un carisma superiore. Quando andammo sotto il palazzo per salire ed incontrare Mandela nel suo ufficio, a Johannesburg quel giorno c’era una grande folla. Davvero una grandissima emozione”.

Mandela con la copia di Forza Milan sul tredicesimo scudetto rossonero

L’11 giugno ’93, alla vigilia dell’amichevole contro gli Orlando Pirates, a Soweto, quartiere simbolo dell’anti discriminazione, fu il giorno del primo incontro con l’eroe della pace. Capo della delegazione rossonera in quella circostanza storica era Silvano Ramaccioni. “Eravamo emozionati, portammo a Mandela i saluti di tutto il Milan ma anche dell’Italia. Sul nostro gagliardetto c’era il tricolore. Ricordo il sorriso buono di quest’uomo che ha fatto la Storia del mondo. Mandela indossava un maglione scuro di Missoni, un grande tifoso rossonero, e questo ci fece molto piacere. È con emozione e rispetto che ricorderò e ricorderemo per sempre quel giorno”.

Il giorno dopo, all’Ellis Park di Johannesburg, accorsero in sessantamila. Prima del calcio d’inizio, Mandela strinse la mano a tutti i giocatori rossoneri, soffermandosi soprattutto con il capitano, Mauro Tassotti, con l’allenatore Fabio Capello e l’attaccante francese Jean Pierre Papin. La società regalò a Mandela anche una copia – stampata in formato speciale – del Forza Milan celebrativo del tredicesimo scudetto.

(Nella foto di copertina: prima del calcio d’inizio tra Milan e Orlando Pirates, Mandela stringe la mano a tutti i giocatori rossoneri)