Da Baggio a Del Piero, passando per Tevez e Cristiano Ronaldo. “Il mio preferito? Kakà”.
“Quando Berlusconi, a fine 1985, mi chiamò per dirmi che stava acquistando il Milan, lasciai il Monza per andare avanti con lui”. Adriano Galliani apre lo scrigno e lo fa in un’intervista di Claudio Minardi, pubblicata oggi dal quotidiano La Sicilia.
“Quando arrivammo al Milan c’erano grandi problemi economici ma un’ossatura tecnica straordinaria. La difesa era di prima grandezza, con Franco Baresi capitano, sulla quale abbiamo costruito il resto della squadra”. Galliani sciorina la sequela di campioni passati dal Milan nel lunghissimo ciclo targato Silvio Berlusconi, impreziosito da cinque Coppe dei Campioni.

Nel cuore c’è Kakà, i rimpianti Baggio e Tevez
Tra i giocatori rimasti nel suo cuore, Galliani cita Kakà. “Era fantastico. Mi rivedo spesso tutti i suoi gol e ogni volta mi emoziono. Lo scorso anno ho provato a portarlo a Monza, ma per vicende familiari ha preferito rimanere in Brasile”. Non manca un riferimento a Shevchenko.
“Nel 2006 fu lui a voler andare via, provammo a convincerlo a restare in tutti i modi. Di campioni al Milan ne abbiamo avuti davvero tanti: Ronaldinho, Weah, Donadoni, Savicevic, Boban, Desailly, giusto per citarne alcuni”. I rimpianti? “Tevez, nel 2012 lo avevamo preso. L’altro è Roby Baggio che sarebbe dovuto arrivare da noi quando invece fini alla Juventus.
Ebbi la possibilità di comprare Del Piero quando era molto giovane ma mi chiesero 5 miliardi di lire e non me la sentii. E la stessa cosa capitò per Cristiano Ronaldo: lo Sporting Lisbona voleva 16-17 miliardi per un bambino di 16 anni, una cifra mostruosa”. Di Totti, Galliani ricorda il lungo corteggiamento, infruttuoso perché il “Pupone” preferì rimanere a Roma.
Infine il capitolo allenatori. “Stavamo per ingaggiare Sarri mentre Guardiola, quando era negli Stati Uniti, nel suo anno sabbatico, lo chiamai due o tre volte”.
Sergio Taccone

Giornalista e milanista Doc, tra i maggiori conoscitori della storia rossonera, è autore di 17 libri sul Milan. Con Storie Rossonere ha pubblicato tra gli altri: Joe Jordan – Lo Squalo del Milan; Le stagioni del Piccolo diavolo; Milan 3000 e il Grenoli. Ha ricevuto il premio Maria Grazia Cutuli nel 2009 e il premio Coni Letteratura Sportiva nel 2011. Più volte nella Top Ten Amazon nella categoria libri di sport.