Marzo 1900, Centoventi anni fa la prima partita del Milan

La prima partita ufficiale il Milan la giocò l’11 marzo 1900, affrontando la Mediolanum. L’inglese David Allison fu il primo capitano oltre che autore del primo gol ufficiale della storia rossonera.

Si giocò al Trotter, con Carlo Nardi (altre fonte lo citano con il cognome di Nordi) citato dalla Gazzetta dello Sport come “direttore del giuoco”, il ragionier Daniele Angeloni e il professor Daniele Marchetti “giudici del campo”. Per la Mediolanum il ruolo di capitano fu assegnato a Luigi Bosisio, professione ragioniere, ruolo ricoperto per il Milan dall’inglese Allison.

Qualcuno della Mediolanum fece circolare la circostanza di aver giocato senza stabilire prima le regole, con la conseguenza di aver disputato un incontro sfociato a tratti in momenti di vera brutalità nel rettangolo di gioco. Il Milan smentì questa circostanza con una lettera inviata alla Gazzetta dello Sport firmata dal segretario Davies. “Di comune accordo con la squadra Mediolanum venne stabilito di osservare le nostre regole che sono quelle universalmente in uso ed ufficialmente riconosciute e prescritte dalla Federazione Italiana del Football”, scrisse Davies.

Il mitico Herbert Kilpin, padre fondatore del club rossonero

Il Milan si impose per 2-0

La partita durò dieci minuti in meno rispetto ai 90 previsti. A vincere fu il Milan 2-0. Nelle scarne cronache del tempo, centoventi anni fa, il Milan viene citato come “club inglese”, considerata la sua ragione sociale. Il primo gol lo segnò Allison, centravanti di origine inglese anche se nato in Francia (nella foto in alto, che riporta il Milan di inizio ‘900, Allison è cerchiato in rosso) Fu il primo capitano rossonero, scavalcando addirittura il mitico Herbert Kilpin per questioni di anzianità. Per Allison doppio primato: primo Capitano e prima rete rossonera. Sfruttava la sua esperienza, data la scarsa dimestichezza dei guardalinee nell’applicazione della regola del fuorigioco, posizionandosi con scaltrezza, come centravanti boa, proprio ai limiti della linea difensiva avversaria. Il raddoppio lo siglò proprio Kilpin, padre fondatore del diavolo calcistico.

Altro elemento di punta di quel primissimo Milan fu Neville, socio della primissima ora, che si distinse per l’impegno agonistico profuso in campo. Guido Valerio, altro socio fondatore del Milan, giocò da centrocampista nella prima stagione assoluta della storia del club. Rimase in società come dirigente. La figlia Lucia, famosa tennista, nel 1930 s’impose negli Internazionali d’Italia.

Tratto da Milan 120 Epopea Rossonera il libro per celebrare i 120 anni del Milan scritto da Sergio Taccone. SCOPRI DI PIU’