Milan, i pantaloncini rossi ‘portafortuna’

Il 3 gennaio ’82, un Milan pericolante superò di misura il Cagliari, salvando la panchina di Gigi Radice ed indossando speciali calzoncini “portafortuna”.

“Anno nuovo, pantaloncini nuovi, Milan nuovissimo”. L’attacco di Beppe Viola, nel servizio andato in onda alla Domenica Sportiva, fu magistrale come al solito. Il 3 gennaio 1982, alla ripresa del campionato dopo la sosta per le festività natalizie, i rossoneri affrontarono in casa il Cagliari di Carosi con un bottino di soli 8 punti. Per tirarsi fuori dai bassifondi della classifica, con la panchina traballante più che mai, Gigi Radice scelse di fare indossare ai suoi giocatori dei pantaloncini di colore rosso, al posto dei consueti calzoncini bianchi.

Nel primo tempo Collovati scosse la traversa, nel secondo Battistini segnerà il gol vittoria

Contro la squadra sarda, invischiata come i rossoneri nella lotta per non retrocedere, il Milan sfoderò finalmente una prova all’altezza del blasone. Nel primo tempo, Collovati scosse la traversa della porta difesa da Roberto Corti con un colpo di testa sugli sviluppi di un corner. Jordan sparacchiò a lato un pallone vagante al limite dell’area che avrebbe meritato miglior sorte. Sull’altro fronte, solo un calcio piazzato a due, in area, respinto dalla barriera milanista.

Nella ripresa, il Milan continuò a tambureggiare la trequarti cagliaritana. Antonelli, che aveva smarrito la vena realizzativa della stagione precedente in cadetteria, lisciò un ottimo pallone a due passi dal portiere avversario, per la disperazione dei tifosi, già pronti ad esultare, encomiabili nel loro sostegno incessante ed indefesso alla squadra. Buriani e Maldera crearono buone situazioni spingendo sulle fasce. Al minuto 73 arrivò la svolta della partita. Cross in area, conclusione a rete di Jordan, pallone colpito malamente che, complice una topica di un difensore sardo in fase di salvataggio, carambolò sulla traversa per finire dalle parti di Battistini che, come un rapace, lo insaccò di testa nella porta sguarnita. Fu la rete che portò due punti preziosi nell’asfittica classifica del Milan. Radice evitò l’esonero, dato per scontato dopo la netta sconfitta di Avellino prima della sosta.

I pantaloncini rossi ‘portafortuna’

Negli spogliatoi, sollecitato dalle domande mai banali di Beppe Viola, l’ex tecnico del Torino campione d’Italia nel ’76, sul colore dei pantaloncini evidenziò l’aspetto “portafortuna”. Quel pomeriggio, i pareggi di Torino, Bologna e Genoa e le sconfitte di Cesena e Como resero quella domenica d’inizio gennaio “ricostituente” per la classifica del diavolo che agganciava al terzultimo posto felsinei e romagnoli, avvicinandosi al Cagliari e lasciando ai granata la titolarità esclusiva del penultimo posto.

I pantaloncini rossi coincisero con un’altra vittoria interna, contro il Cesena, due settimane dopo (gol di Antonelli in apertura su assist di Novellino). Ma al due non seguì il tre ed il 24 gennaio, a san Siro contro l’Udinese, il barone Franco Causio castigando i rossoneri nel finale, mise la parola fine sull’esperienza di Radice alla guida del Milan. In quella occasione, i pantaloncini rossi non furono di buon auspicio, come non lo furono in casa contro il Napoli e a Torino contro la Juventus. Il 28 febbraio, nella sfida interna contro il Bologna, il diavolo tornò ai calzoncini bianchi.