Milan, la fantastica storia degli invincibili di Capello

Faustino Tiramolla Asprilla, il suo gol interruppe il record

FAUSTINO ASPRILLA

“Asprilla, ecco il nome della resa”. Il titolo più efficace di lunedì 22 marzo ’93 fu quello del Corriere della Sera. Sintetizzava alla perfezione l’exploit del Parma che espugnava San Siro con un calcio piazzato del giocatore colombiano al 13’ della ripresa. Per il Milan fu la prima sconfitta dopo 58 risultati utili consecutivi. Un record ancora oggi imbattuto. Al comando del campionato, senza avversari in classifica, con la seconda (l’Inter) distanziata di 11 lunghezze (la vittoria valeva 2 punti), gli Invincibili avevano sbaragliato ogni possibile pretendente, chiudendo con largo anticipo il discorso scudetto.

Asprilla disegnò una traiettoria imprendibile per Sebastiano Rossi, convinto che da quella parte non sarebbe passata nemmeno una mosca. Palla sotto la traversa e Parma in vantaggio. Prima o poi doveva succedere. Il primo gradino di quel fantastico record risaliva all’ultima giornata del campionato 90/91, passo d’addio di Arrigo Sacchi alla panchina del diavolo. E si trattò di un altro Milan-Parma, conclusosi con uno scialbo 0-0. In panchina era quindi arrivato Fabio il friulano, allenatore allevato in casa e chiamato a riportare il Milan ai vertici italiani ed internazionali.

La punizione di Tino Asprilla si insacca nel sette

Milan, con Capello arriva subito lo scudetto

La prima annata fu strepitosa: scudetto senza perdere una partita, con un inizio contrassegnato da qualche aiuto ad opera della dea bendata, come avvenne a Torino il 15 settembre ’91, con la sconfitta evitata allo scadere grazie ad un autogol di Carrera al 90’.

Una settimana dopo, un rigore di Van Basten al minuto 86 permetteva al Milan di raggiungere la Fiorentina, stesso discorso contro il Genoa, sempre a San Siro. Passato il rodaggio iniziale, Baresi e compagni innestarono la marcia giusta, salutando gli avversari e conquistando il dodicesimo scudetto. Una stagione  andata in archivio con un successo di larghissima misura contro il Foggia versione Zemanlandia, annientato 8-2 a domicilio. Poi venne l’anno delle goleade…(continua a leggere cliccando sul bottone verde in basso )