Milan, la fantastica storia degli invincibili di Capello

Tino Asprilla quello rimarrà il suo gol più famoso

Le capriole di Asprilla esultanza dopo il gol

Prima di Asprilla, l’ultimo a battere i rossoneri a San Siro era stato un altro sudamericano, l’atalantino Evair. Davanti a microfoni e taccuini del post-partita, Faustino sembrò attento a non esaltarsi troppo. Al figlio Santiago, nato pochi mesi prima, un giorno avrebbe potuto raccontare una bella storia: “C’era una volta una squadra imbattibile, poi arrivò papà…”, l’attaccante che festeggiava con le capriole, uno degli emblemi del Parma “piccolo-grande capolavoro calcistico degli anni novanta”, il giocatore che colpiva spesso d’istinto, firmando non pochi gol di elevata fattura.

La punizione che sconfisse il Milan di Capello fu il suo gol più famoso. Tra l’altro, Faustino prima di calciare, non essendo lo specialista del Parma, dovette chiedere il permesso a Osio e a mister Scala. I tifosi della Fossa dei Leoni applaudirono i giocatori rossoneri, un bellissimo segno di ringraziamento per un record destinato a durare molto a lungo. Il finale di campionato riservò qualche speranza di rimonta per l’Inter, avallata da due risicati pareggi del Milan (contro Torino e Napoli). 

A spegnere i sogni interisti provvide Gullit con un diagonale chirurgico nel derby di ritorno. E fu di nuovo scudetto, al termine di una stagione che sanciva la fine della carriera di calciatore dell’immenso Marco Van Basten, sconfitto da una caviglia martoriata tante volte dai difensori avversari e da qualche bisturi di troppo. Il Milan targato Capello si consegnava alla storia del calcio italiano con l’appellativo di “Invincibile”.

In tempi recenti il Liverpool di Klopp è stata la squadra che più ha insidiato da vicino il record degli invincibili di Capello ma la serie positiva dei Reds si è fermata contro il Watford nel marzo del 2020.

SERGIO TACCONE

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