Quel derby bellico a ridosso della Pasqua 1917

In quell’anno di guerra, i rossoneri rifilarono un poker all’Inter nella partita valida per la Coppa Regionale Lombarda

Aprile 1917, in piena Grande Guerra. A ridosso della Santa Pasqua si registrò il derby tra Milan e Inter, valido per la quinta giornata della Coppa Regionale Lombarda, torneo bellico che aveva preso il posto del campionato nazionale. I rossoneri, guidati da Aldo Cevenini, – nella tripla veste di allenatore, giocatore e capitano – avevano superato la prima fase mettendo in riga U.S. Milanese, Cremonese ed Enotria. Sei vittorie su sei, 31 gol fatti e 7 subiti.

Lusi Van Hege

Le lacrime di Luis Van Hege tornato in Belgio a causa della guerra

Il calcio ufficiale, frenato dal primo conflitto mondiale, rimase vivo grazie all’attivismo dei Comitati della Federazione, operativi in ambito regionale. Il Comitato Lombardo mise in piedi la Coppa Regionale con 8 squadre in lizza. Da quasi un anno, l’offensiva dell’esercito austriaco contro l’Italia si faceva sempre più stringente. Dai treni si era passati alle tradotte militari, rendendo praticamente impossibili gli spostamenti delle squadre. Per i giocatori finiti al fronte le licenze si fecero sempre più brevi. Tra le grandi città italiane, Milano distava appena 150 chilometri dalle trincee dell’Adamello.

Nella squadra milanista si misero in evidenza il prolifico Zacchi (5 gol in 8 partite), Rainieri, Soldera, Cazzaniga, l’affidabile portiere Barbieri, Lovati, Pizzi e Sala come coppia difensiva e Scarioni in mediana. Come esempio di impegno e abnegazione si segnalò Ferrario. Una data da ricordare fu il 26 novembre 1916: quel giorno il cannoniere belga Luis Van Hege disputò l’ultima partita in maglia rossonera, affrontando la Cremonese al Velodromo Sempione. Si congedò firmando un gol nell’8-2 finale. Rientrò in Belgio per motivi bellici. A fine gara, abbracciato da tutti i suoi compagni, Van Hege non riuscì a trattenere le lacrime. Rimarrà nella storia milanista come uno dei bomber più prolifici.

Momenti di gioco

Un Milan superiore ai ‘cugini’

La sfida contro l’Inter, passaggio cruciale per la conquista del titolo regionale, arrivò domenica 1 aprile 1917. Nerazzurri guidati da Engler, anch’egli presente come giocatore. Le condizioni meteo avverse non frenarono il pubblico che accorse numeroso al campo. Un mese prima, rossoneri e nerazzurri avevano pareggiato 1-1, con reti di Lovati per i diavoli e pareggio di Negri per gli interisti. Il Milan si schierò con Pizzi all’ala sinistra e Andreoli terzino. Ad arbitrare arrivò Terzolo del Genoa Club.

La partita fu un monologo rossonero. Bastarono sei minuti ad Aldo Cevenini per trovare la via della rete. L’attacco avversario si dimostrò nullo nonostante la presenza di Aebi, il giocatore di maggior caratura tecnica in forza all’Inter. Creppi raddoppiò allo scadere della prima frazione. Nella ripresa, la superiorità milanista si fece debordante. Dalle parti del portiere Chiesa sembrò di assistere ad un bombardamento continuo. Dopo alcune prodezze, l’estremo difensore si arrese ad una deviazione del compagno Engler. Cinque minuti più tardi, Cevenini chiuse il risultato, evidenziandosi come il migliore al pari di Creppi, Soldera e Sala. Nell’Inter gli unici a scampare alla disfatta furono Viganò e Corino mentre l’attacco risultò il reparto peggiore.

ALDO CEVENINI

La Domenica Sportiva: un calcio capriccioso

Così commentò La Domenica Sportiva, settimanale d’epoca, dopo la larga vittoria dei rossoneri contro l’Inter. “Solo una ventina di giorni fa il Milan chiudeva la marcia sulle retrovie della classifica della Coppa Lombardia, oggi è alla vigilia di guadagnarsi il primo posto in classifica. Il football meriterebbe d’esser … donna, tanto è capriccioso, volubile e incostante. Oggi blandisce, accarezza, lusinga, domani fa spallucce, indispettisce e respinge. I rossoneri – proseguì l’analisi de La Domenica Sportiva – sono meritevoli dei più ambiti successi. Noi ci siamo annoiati, l’Internazionale era giù di corda. Gli stessi supporters dei nero-bleu stentavano a riconoscere i loro, scesi in campo forse sicuri di soccombere all’avversario meglio in arnese. Senza lo svizzero Peterli è esulata buona parte della combattività spiegata negli ultimi incontri dai nerobleu che si sono consegnati con troppa facilità alla discrezione dei rosso-neri”.

Zacchi e Aldo Cevenini vennero segnalati come i migliori in campo di quel derby bellico, giocato a ridosso della domenica pasquale del 1917. Al Milan rimaneva da affrontare solo la sfida contro l’U.S. Milanese, ultima in classifica, ultima tappa prima della conquista del titolo regionale.

MOMENTI DI GIOCO

Un epilogo ‘a tavolino’

L’epilogo ebbe un esito a tavolino: i rossoneri vennero battuti sul campo (2-1) ma il tesseramento irregolare di un giocatore della squadra avversaria determinò la vittoria a tavolino della squadra di Cevenini che conquistò così la Coppa Regionale Lombarda. L’undici titolare rossonero di quel titolo bellico fu il seguente: L.Barbieri, M.Sala, Andreoli, Soldera I, Cazzaniga, Lovati, Pizzi I, Greppi, Cevenini I, Zacchi, Bronzini. Il capocannoniere stagionale fu Aldo Cevenini (14 gol in 12 partite).