Addio a Trapanelli, il più giovane esordiente goleador in un derby

Piero Trapanelli, ex giocatore rossonero, è deceduto all’età di 99 anni lo scorso 30 agosto. Il 7 giugno del 1942 esordì contro l’Ambrosiana Inter segnando la rete che tutt’ora gli conferisce il record di più giovane esordiente a siglare un gol in un derby.

Sergio Taccone

Si è spento Piero Trapanelli, classe 1924, passato alla storia del Milan come il più giovane goleador rossonero in un derby. Aveva compiuto 99 anni il 13 luglio scorso. Milanese di Chiaravalle, è stato anche il primo “Trap” ad andare in panchina. La maglia rossonera è stata la sua seconda pelle. Dopo i primi calci ad un pallone come “pulcino”, a 15 anni venne mandato a farsi le ossa nella squadra del Dopolavoro Rogoredo, quartiere in cui Trapanelli ha vissuto fino al suo ultimo giorno. Arrivò in prima squadra nella stagione che vide come stella del club Giuseppe Meazza, idolo della sua gioventù.

«Giocare con Meazza, al quale ho sempre dato del voi, fu un onore per me», ha ricordato Trapanelli il cui debutto che in A avvenne proprio per un infortunio del bicampione del mondo. Un esordio che giunse nella partita più attesa: il derby del 7 giugno 1942. Stracittadina disputata all’Arena Civica in tono dimesso a causa del periodo bellico, in una Milano caldissima e priva di elettricità.

TRAPANELLI DA GIOVANE

Agli ordini dell’arbitro modenese Zelocchi, l’allenatore Mario Magnozzi schierò Rossetti, Boniforti, Remondini, Antonini, Todeschini, Toppan, Trapanelli, Cappello, Boffi, Granata e Rosellini. Bastarono 120 secondi a Boffi per trafiggere il portiere interista Franzosi, portando il Diavolo in vantaggio. Dopo il pareggio di Quario, i rossoneri tornarono avanti grazie a Trapanelli, definito “recluta” nella scarna cronaca del quotidiano La Stampa. Il tiro del numero sette milanista, non ancora diciottenne, fulminò il guardiapali interista.

Un’unica rete che gli fece stabilire un record ancora insuperato: con 17 anni e 329 giorni, Piero Trapanelli rimane il più giovane esordiente ad aver realizzato un gol in un derby. «Ha messo in luce qualità notevoli in un esordio pieno di promesse» scrissero di lui dopo quella partita.

Campatelli pareggiò i conti, siglando la rete del 2-2 definitivo. Il Milan (che a quei tempi aveva preso la denominazione Milano per volere del regime fascista) chiuse la stagione a metà classifica, lontanissimo dalla Roma campione d’Italia ma davanti all’Ambrosiana-Inter che evitò di retrocedere soltanto all’ultimo giornata, pareggiando in trasferta contro l’Atalanta.

«Quel gol ha cambiato tutto il corso della mia vita» disse l’ex milanista in occasione del suo novantanovesimo compleanno. In prima squadra ha collezionato 8 presenze in gare ufficiali, l’ultima il 9 dicembre 1945, nella partita casalinga di campionato contro l’Andrea Doria.

Venne schierato nella doppia finale di Coppa Italia del giugno ‘42, in coppia con Meazza, contro la Juventus di Monti che conquistò il trofeo. Nella sfida d’andata, conclusasi 1-1, Trapanelli servì a Meazza un assist di tacco. Renzo De Vecchi lodò la prestazione del giovane rossonero dalle colonne del Calcio Illustrato. Al ritorno, i bianconeri s’imposero 4-1, alzando al cielo il trofeo. Per il resto, la carriera calcistica di Trapanelli fu pregna di gavetta, tra Cremonese, Varese, Pisa e Treviso.

IL MILAN 1941/42 -TRAPANELLI E’ IL PRIMO ACCOSCIATO DA DESTRA (Andata Coppa Italia contro Juve del 21 giugno 1942)

A Varese tornò in A da allenatore (1965/66), tentando vanamente l’operazione salvezza della squadra nel finale di stagione. Dopo aver condotto la Solbiatese in C, ha guidato anche il Padova. Nel 1979, mentre il Milan conquistava lo scudetto della Stella, Trapanelli vinse il campionato di serie D alla guida dell’Arona. In quell’annata vinse anche l’ambito Seminatore d’Oro. La sua esperienza tecnica si chiuse da dove era cominciata, ovvero tra i pulcini, insegnando calcio ai più piccoli per tanti anni.

Il nonno del Milan e della serie A ha esalato l’ultimo respiro il 30 agosto scorso. In occasione del suo novantanovesimo compleanno, Luigi La Rocca, il templare della storia del Milan, ha incontrato Trapanelli consegnandogli la maglia rossonera nominativa con il numero 99. Momenti definiti da Patrizia Trapanelli, figlia di Piero, «emozionanti e di grande soddisfazione».

Nelle memorie di cuoio rossonere, il Trap di Chiaravalle non potrà mai essere dimenticato.

(Per le foto si ringrazia lo storico del Milan Luigi La Rocca)