Il Milan nelle figurine Panini

di SERGIO MANNU

Il tifo per una squadra di calcio ha motivazioni spesso irrazionali ma tutte altrettanto valide, perché si tratta di una scelta di campo, di uno stile di vita, di una passione destinata ad accompagnare la nostra esistenza. L’odierna tecnologia ci permette di vedere in alta definizione le partite in diretta o con la massima comodità all’orario preferito, ma è esistita un’epoca d’oro in cui la fantasia permetteva di vedere oltre le nebbie catodiche della televisione in bianco e nero donando meravigliose sensazioni, rimaste soprattutto nella memoria di coloro che hanno avuto la fortuna di vivere quei tempi nell’età più verde.

Strumento basilare di quel modo di anticipare il concetto di realtà virtuale sono state le figurine dei calciatori e delle Edizioni Panini di Modena in particolare, parte della collana “Le grandi raccolte per la gioventù” e di gran lunga le più diffuse per la qualità delle immagini e la ricchezza delle informazioni raccolte in dettagliatissimi prospetti. La storia del Milan è ormai secolare e sarebbe assai arduo esaminare in poche righe ogni raccolta di figurine edita fino ad oggi.

Tuttavia, ciascun appassionato ha dei campionati le cui immagini infondono un’emozione impagabile, trasformandosi nella più semplice ed efficace macchina del tempo. La nostra attenzione si concentrerà pertanto su tre raccolte, relative alle stagioni 1968-69, 1969-70 e 1972-73, per ragioni di importanza storica, di bellezza delle immagini e di profondità delle emozioni, legate non soltanto agli eventi sportivi che le hanno caratterizzate ma anche ai giochi da cortile (es. schiaffetto, soffio, mano in petto, calamita ecc.) ed alle furibonde “battaglie di memoria” che i più mirandoleschi tra i collezionisti amavano fare ricordando luoghi e date di nascita, curricula, statura, peso e fino al 1967-68 anche lo stato civile.

Raccolta 1968-69
Si tratta di una raccolta di elegante semplicità, assai apprezzata per sobrietà e raffinatezza. Le figurine della stagione 1968-69 si caratterizzano infatti per il grande formato (cm. 5 x 7 circa) in cui i giocatori sono ritratti, mettendo in chiara evidenza sia il viso che la maglia oltre che il nome e il cognome scritti in leggibilissimi caratteri neri su fondo giallo.

La figurina del “dio del calcio” Gianni Rivera 1968-69 con lo scudetto tricolore in evidenza

Una cornice verde completa l’insieme con la massima discrezione, mentre due piccoli riquadri collocati nella parte alta della figurina riportano sulla sinistra l’indicazione della serie di appartenenza e a destra la riproduzione in miniatura dello stemma societario, proposto in quell’anno anche nella modalità “trasferibile” sull’album con la pressione di una penna.

La copertina dell’album Panini 1968-69

Realizzate in robusto cartoncino e pertanto ben maneggiabili nelle operazioni di scambio tra collezionisti rigorosamente accompagnate dal tormentone “celo-manca”, esse potevano essere proficuamente usate per i già citati giochi da cortile ma soprattutto per essere meticolosamente incollate con la Coccoina nell’album che, quell’anno, ha la bellissima copertina raffigurante uno scontro aereo tra il granitico terzino destro della Fiorentina Bernardo Rogora e il nostro amatissimo Pierino “la peste” Prati, scomparso nel 2020.

La vignetta autoadesiva 1969-70


Raccolta 1969-70
È la prima raccolta Panini che mostra il calciatore in piena figura (formato cm. 4 x 7circa, bordo arancione), potendone quindi osservare non solo il volto ma anche la corporatura, la struttura muscolare, il portamento. Un’iniziativa editoriale azzeccatissima, quanto mai gradita al pubblico e che si ripeterà anche l’anno dopo oltre che nel 1974-75. L’album è più che mai di sontuosa bellezza, con spazi riservati alle figurine adornati da eleganti greche rosse.

Caratteristica della stagione 1969-70 è la poesiola che accompagna ogni squadra, riprodotta su vignetta quadrata dal prezioso sfondo dorato bordato coi colori societari. Nel caso del Milan eroico vincitore della sua prima Coppa Intercontinentale contro gli argentini dell’Estudiantes de la Plata essa recita così:
“Tiene testa al mondo intero
questo Milan battagliero.”

con tanto di trionfante diavolo rossonero che punta il tridente contro il globo terrestre.

Di notevole interesse la sezione “Altri titolari”, nella quale vengono presentate quattro delle “riserve”, unite a due a due come i giocatori della serie B. Il Milan annovera nell’occasione Nello Santin alla sua ultima stagione in rossonero insieme con il veterano Romano Fogli recentemente scomparso e nell’altra figurina, qui riportata non senza una vena di commozione, i compianti Luigi “Gino” Maldera I e Giorgio Rognoni, precocemente strappato alla vita a soli quarant’anni.

L’organico rossonero 1972-73 secondo il genio di Bruno Prosdocimi

Raccolta 1972-73
Siamo alla prima stagione delle figurine autoadesive, che soppianteranno per sempre la Coccoina e la poco pratica “cellina”, un rettangolino biadesivo che avrebbe dovuto consentire l’incollaggio della figurina stessa senza aumentare a dismisura lo spessore dell’album. Nasce così quella che viene ritenuta a tutt’oggi la più bella ed originale delle raccolte Panini.

La figurina, cm. 7 x5 circa, ha una giacitura orizzontale e vi possiamo ammirare il calciatore sia staticamente, col suo volto racchiuso in un riquadro rettangolare, che dinamicamente nel corso di un’azione di gioco tratta da una vera partita. La medesima idea verrà ripresa anche nella stagione 1976-77, ma con una figurina più convenzionale per la sua disposizione delle immagini in verticale.

Nereo Rocco, l’allenatore forse più caro ai tifosi milanisti di ogni tempo

Ad arricchire la bellezza della raccolta 1972-73 la caricatura dei giocatori di ogni squadra eseguita con mirabile abilità dal grande Bruno Prosdocimi, al suo ultimo anno di collaborazione con la Casa modenese. Gli appassionati possono così divertirsi a riconoscere in una specie di “bolgia” dantesca gli eroi del loro cuore, delineati con un tratto agile e buffissimo.

Anche i presidenti e gli allenatori hanno il loro spazio: per il Milan compaiono rispettivamente il petroliere spezzino Albino Buticchi, protagonista di una delle gestioni più travagliate della storia milanista e il “Paròn” Nereo Rocco sempre vivo nei cuori rossoneri.

Potremmo andare avanti a lungo, perché il caleidoscopio delle emozioni del calcio della nostra infanzia ha infiniti colori, meravigliose sfumature, sensazioni incancellabili. Per rivivere l’incanto di quegli anni, allora,sarà sufficiente riprendere una qualsiasi raccolta del passato, andare soprattutto alle pagine del Milan, lasciarsi magari andare sulle note di un valzer viennese come al Concerto di Capodanno, chiudere gli occhi, sognare: ed è subito felicità…

Sergio Mannu