Il Milan piega Puskas: i rossoneri battono la mitica Honved

Il 29 giugno 1955, il Milan superava con una grande rimonta la fortissima squadra ungherese. I rossoneri riuscirono a ribaltare un doppio svantaggio. Fu il giorno in cui Schiaffino superò il mitico Puskas.

di Sergio Taccone

Il giornalista Mario Zappa (Gazzetta dello Sport) la definì “una bella giornata di sport”. Un’amichevole passata alla storia quella tra Milan e Honved Budapest, organizzata per festeggiare lo scudetto appena conquistato dai rossoneri. Un incontro che mantenne le attese della vigilia, richiamando a San Siro sessantamila spettatori che non si fecero scappare l’opportunità di vedere dal vivo la formazione ungherese che si presentò con tutti i suoi effettivi a partire da Ferenc Puskas.  Tutto il gotha milanese e di Sesto San Giovanni del Partito Comunista Italiano non fece mancare il supporto per la Honved, squadra simbolo del comunismo ungherese.

MILAN 1954/55

Una vittoria avrebbe consentito al Milan di chiudere alla grande un’annata impreziosita dal titolo italiano nella prima stagione contrassegnata dalla presidenza di Andrea Rizzoli, artefice dell’ingaggio di Juan Alberto Schiaffino, campione del mondo con l’Uruguay nel 1950. La mitica Honved non aveva mai perso contro una squadra italiana. Contro il dream team magiaro, Hector Puricelli, il tecnico rossonero, scelse la migliore formazione: Buffon in porta, Maldini in difesa, linea d’attacco con Nordahl, Schiaffino e Frignani mentre Soerensen agiva da guastatore laterale. 

I DUE CAPITANI PUSKAS E NORDAHL

La Honved di Kaimar si presentò con Puskas regista con alle spalle la maglia numero 10, Machos punta e Kocsis pronto ad inserirsi da centrocampo. Entusiasmo alle stelle per una partita molto sentita dai ventidue in campo. All’ingresso nel rettangolo di gioco, Nordahl consegnò dei fiori bianchi a Puskas che a sua volta li lanciò verso le tribune.

La Honved era la squadra del futbol “artistico” a cui i milanisti opponevano la classe, l’estro e la visione di gioco di Pepe Schiaffino uno che, parafrasando Osvaldo Soriano, creava spazi interessanti dove altri vedevano il nulla. Ungheresi in maglia bianca con fascia trasversale tricolore, Milan con la tradizionale maglia rossonera. Astuzia tecnica contro superba decisione e con continue irruzioni offensive.

Milan, prima squadra italiana a battere la Honved

I magiari mostrarono una maggiore incisività in avanti. Buffon sfoderò il primo intervento su tiro di Puskas. Nordahl, su assist di Schiaffino, chiamò il portiere ungherese alla grande parata con un tuffo plastico e spettacolare. Dopo un gol annullato a Frignani dall’arbitro milanese Marchetti, il risultato si sbloccò con un’autorete di Pedroni che portò gli ospiti in vantaggio. 

Il Milan accusò il colpo, subendo il raddoppio 5’ più tardi. In tanti, dopo aver preconizzato il tracollo del Diavolo, dovettero ricredersi. Prima dell’intervallo, Ricagni accorciava le distanze, riaprendo la partita. Il secondo tempo mantenne tutte le migliori aspettative. Al quarto d’ora, un rigore di Soerensen ristabiliva la parità.

Puricelli inserì Fontana al posto del claudicante Frignani. Il gol della vittoria lo segnò Schiaffino con una veloce deviazione a due passi dal portiere magiaro. La grande Honved si arrese. Il Milan divenne la prima squadra italiana a battere la fortissima squadra di Budapest. Un successo che portò la Gazzetta a scegliere un titolo roboante: “Spettacolo a San Siro”.

Un anno dopo, nel terribile 1956 per la storia dell’Ungheria e dell’Europa, l’Unione Sovietica applicava il pugno di ferro contro le velleità di “smarcamento” dei magiari dai Paesi del Patto di Varsavia.  

TABELLINO: MILAN-HONVED 3-2

Reti: 31′ aut. Pedroni, 36′ Czibor, 42′ Ricagni, 59′ rig. Soerensen, 72′ Schiaffino

MILAN: Buffon, Maldini, Zagatti, Beraldo (75′ Tognon), Pedroni, Bergamaschi, Soerensen, Ricagni, Nordahl, Schiaffino, Frignani (72′ Fontana). All. Puricelli

HONVED: Falaga, Rakoczi, Kotasz, Boszik, Lorant, Banyaj, Budai, Kocsis, Machos (75′ Tichy), Puskas, Czibor. All. Kalmar

Arbitro: Marchetti di Milano