Il record sfiorato da Carletto Galli

Nell’aprile del 1958, ‘Testina d’oro’, rifilò una cinquina di gol alla Lazio ma non riuscì ad eguagliare le 6 reti di Piola. A fermare la sesta marcatura fu una pozzanghera che rallentò la corsa del pallone permettendo ad un difensore laziale di recuperare.

Centravanti, forte nel gioco aereo a tal punto da ereditare da Hector Puricelli il soprannome di “Testina d’oro”. Carletto Galli sfiorò il record di reti in una partita, detenuto da Piola, siglando cinque gol nel match di campionato contro la Lazio. Il 13 aprile del ’58, il Milan affrontò a san Siro i biancocelesti. La squadra di Gipo Viani navigava in acque tumultuose: terzultima con appena 22 punti, zona retrocessione distante appena due lunghezze.

Carletto Galli e Pepe Schiaffino

Contro la Lazio la vittoria era d’obbligo per respirare un’aria più pulita. L’undici capitolino, allenato da Monza, si presentò piuttosto rimaneggiato. Partenza micidiale del Diavolo: Mariani, Liedholm e Cucchiaroni dimostrarono subito di essere in ottima giornata. Al 5’ la prima rete di Galli: una facile deviazione dopo una serpentina di Cucchiaroni che sconquassò con una giocata l’intera retroguardia avversaria.

Tredici minuti dopo il raddoppio con un preciso colpo di testa su corner di Cucchiaroni. “In allenamento, Viani mi spiegava come colpire bene di testa e dove indirizzare la palla per avere più possibilità di far gol. Inoltre, mi suggeriva di partire da  lontano”, spiegò Carletto Galli. E quel colpo di testa non diede scampo all’estremo difensore laziale Orlandi: 2-0.

Nel finale del primo tempo arrivò la tripletta di “Testina d’oro”, un gol d’antologia con una spettacolare rovesciata aerea dopo un’azione avviata magistralmente da Liedholm e rifinita da Mariani. Rete stupenda! Nella ripresa continuò a grandinare in area biancoceleste. Al 3’, Galli firmò il poker sfruttando un’uscita non proprio impeccabile di Orlandi. Un minuto più tardi, Mariani siglò il 5-0 tra lo sconforto della retroguardia laziale ormai totalmente imbambolata. Infatti, appena sessanta secondi dopo, l’arbitro Bonetto assegnò un rigore per un fallo su Grillo.

Liedholm gli lascerà calciare il rigore ma la sesta rete non arriverà

Il principale rigorista, Liedholm, lasciò l’incarico a Galli che trafisse Orlandi, calando la cinquina personale. Il record di gol in una partita (sei) di Silvio Piola cominciò a vacillare. L’attaccante, arrivato al Milan nell’estate del ’56 dalla Roma, in cambio di Gunnar Nordhal, ebbe due colossali occasioni per segnare un’altra rete. Nella prima circostanza, da ottima posizione, la palla calciata dal centravanti rossonero sorvolò clamorosamente la traversa.

Pochi minuti dopo fu la sorte a sbarrare a Galli la via verso il record di gol: il suo tiro, verso la porta ormai sguarnita, fu rallentato da una pozzanghera, consentendo ad un difensore della Lazio di rinviare in tempo. Il difensore laziale Eufemi concluse i novanta minuti con evidenti giramenti di testa. Poco dopo la mezzora, Muccinelli firmò il gol della bandiera ospite. Fu una domenica indimenticabile per Carletto Galli, uno di quei giorni in cui tutto gira per il verso giusto. E senza quella pozzanghera, il milanista avrebbe potuto eguagliare il record di Piola. Nel 2000, ricordando quella partita dalle colonne della Gazzetta dello Sport, Galli scrisse: “Fu come sbancare il casinò”.

Sergio Taccone